05 Giu Lo Studio

Questo studio è un pensatoio vero e proprio!
Ne ha tutte le caratteristiche: è dislocato dal corpo principale della casa per i metri sufficienti che consentono silenzio, concentrazione, isolamento.
È inondato di luce, avendo due pareti completamente in vetro.
È arredato in maniera semplice ma con pezzi a cui sono molto affezionata: due poltrone di Tom Dixon comprate 20 anni fa, un po’ rovinate dai gatti che hanno pensato fossero proprio un gioco per loro; mensole piene e stipate di libri, Arte, design, moda, grafica e tutto ciò che può ispirarmi, adoro la carta stampata;
un banco da lavoro che funge da scrivania, grande a sufficienza per stendere nella concitata fase della progettazione tutto il materiale che stimola la mia creatività;
un vecchio banco di scuola, non resisto quando li vedo da antiquari o rigattieri, e connotano una sete mai appagata di apprendere e conoscere; li stendo i progetti in via di decantazione;
armadi dipinti a pennello di un verde salvia appena acido, in cui è nascosta la mia storia, un archivio abbastanza caotico di ritagli di articoli ,stoffe, quaderni con pezzi di idee ancora confuse, scarti di vetri colorati piuttosto che legni respinti dal mare e vecchi stampi. Un articolato caos che non riesco mai a redimere al meglio, ma tan’e!
È immerso nel giardino, circondato da una vecchia vigna, un ciliegio che mi regala ogni anno una fioritura meravigliosa, un vecchio carpino frondoso, una bordura di peonie erbacee e di rose antiche, e da una parte un gelso secolare che spero resista ancora e ancora.
La novità di quest’anno è una postazione estiva, sotto l’ombra degli alberi: ho recuperato un tavolo in ferro, malmesso e arrugginito, con un piano di cementine  colorate. Mi ospiterà nelle giornate di caldo estivo.
Questo vedo, quando alzo gli occhi da disegni e progetti che elaboro, mi immergo un po’ nelle differenti varietà di Verdi, e le idee si affinano, si schiariscono fino a diventare concetti in parte traducibili su carta e penna.
Vicino alla mia postazione di lavoro, sulla parete è appeso il trofeo di una gazzella in filo di ferro, e proprio lì vicino sulla mensola, un leone di plastica colorato con cui solitamente giocano i bambini. Un monito ogni giorno per me: nella savana, che tu sia gazzella o leone, CORRI!!!

Cristina Casadei
cristinacasadei65@gmail.com

Da ormai 20 anni mi dedico alla progettazione di interni, sia nel pubblico che nel privato. Il mio è un lavoro appassionante e coinvolgente, da inventare tutti i giorni, basato sulle persone e non sulle cose, esattamente quello che sognavo da piccola…